Manifattura lombarda, 2° trimestre 2025
Dichiarazione del presidente di Confindustria Lombardia Giuseppe Pasini
In una fase di grande instabilità le imprese lombarde, in controtendenza rispetto all’andamento nazionale ed europeo, mostrano di sapere cogliere i mutamenti adattandosi ai nuovi scenari. In attesa di conoscere gli effetti delle politiche tariffarie statunitensi sulle filiere lombarde, a preoccupare gli imprenditori sono l’irrisolto nodo del caro energia e della sicurezza energetica, oltre alla prolungata crisi della Germania (-0,3% PIL rispetto al trimestre precedente). Con una domanda globale di energia aumentata del 2% nel 2024, risolvere il nodo della sicurezza energetica italiana ed europea è essenziale per ridurre il differenziale con i competitor e garantire competitività.
L’auspicio di Confindustria Lombardia è che, anche a seguito del nuovo equilibrio commerciale sulle tariffe, le imprese ritrovino stabilità e certezze.
Adesso è cruciale che le istituzioni europee tornino a supportare l’industria, eliminando i ‘dazi interni’: se guardiamo al settore simbolo della crisi industriale europea, l’automotive, la gestione fallimentare da parte della Commissione Europea dal 2019 ha comportato per il comparto italiano una diminuzione dei volumi pari al 15,8%.
Come dimostrano USA e Cina, solo con un sistema produttivo forte, innovativo e tutelato, che si muove in sinergia con il livello normativo e istituzionale, l’Europa potrà ritrovare centralità economica e politica.