Confindustria Lombardia insieme con attori economici e istituzioni regionali per lo sviluppo dei territori
Ribolla: uniamo le forze per guardare al futuro, la Lombardia vive e vivrà di manifatturiero
Milano, 23 febbraio 2016 – Si è tenuto oggi #Lombardia2030 – Sharing the Future, presso l’Auditorium di Palazzo Gio Ponti a Milano, l’evento organizzato da Confindustria Lombardia con i principali attori economici e istituzionali regionali. L’incontro avvia un percorso di condivisione del Piano strategico #Lombardia2030 alla ricerca di sinergie con i principali interlocutori pubblici e privati per lo sviluppo della competitività di imprese e territori.
“Il coraggio della condivisione come punto di partenza per costruire un futuro fatto di competitività, ricchezza e benessere, nell’interesse della collettività” il refrain del presidente di Confindustria Lombardia Alberto Ribolla il quale, partendo dalle azioni messe in campo da Confindustria Lombardia, ha stimolato i relatori al confronto su ciascuna delle aree di sviluppo individuate in #Lombardia2030: Capitale umano, Cultura d’impresa, Internazionalizzazione, Cluster, Industria 4.0.
L’incontro è stato introdotto dagli interventi del Direttore del Centro Studi di Confindustria Luca Paolazzi, del Professor Fernando Alberti di Università Cattaneo – LIUC e dal contributo del vicepresidente di Fondazione Edison Marco Fortis, autore del focus ‘Il tessuto economico-produttivo della Lombardia’ per #Lombardia2030: “Numerosi sono i punti di forza dell’economia lombarda, ma poco noti al grande pubblico. La Lombardia è in Europa la seconda regione per generazione di PIL e la prima per valore aggiunto industriale. E considerandola uno stato a sé stante, tra i Paesi europei si posizionerebbe al decimo posto in termini di PIL e all’ottavo posto per valore aggiunto industriale” ha dichiarato il prof. Marco Fortis.
“Risultati straordinari resi possibili dalla vitalità del suo sistema manifatturiero che in Europa primeggia anche in termini di occupazione e di esportazioni. Considerando i 23 settori in cui sono suddivise le attività manifatturiere la Lombardia sale sul podio dei primi tre posti ben 16 volte per numero di addetti, mentre l’export manifatturiero lombardo in valore è pari a circa un terzo di quello dei principali Paesi europei (Germania esclusa). La meccanica – ha aggiunto il vicepresidente di Fondazione Edison - è uno dei fiori all’occhiello dell’industria lombarda. Un solo esempio su tutti: è lombardo il tornio verticale più grande al mondo, commissionato da una multinazionale tedesca per rifare le turbine Kaplan della più importante centrale idroelettrica del Volga”.
Nel nuovo scenario competitivo globale, per mantenere o incrementare questi risultati, si rende necessaria una pianificazione di sistema di lungo periodo che garantisca a imprese e territori un alto livello di competitività.
“La richiesta forte e appassionata del mondo industriale lombardo – dichiara il presidente di Confindustria Lombardia Alberto Ribolla – è di costruire, insieme con le istituzioni e gli altri attori economici, le condizioni per sviluppare un benessere diffuso nei territori, mettendo a fattor comune le capacità progettuali, imprenditoriali e di innovazione. Per competere nei mercati globali c’è bisogno di una pianificazione di lungo periodo, oltre che di forti partnership con tutti gli stakeholder. Per questo #Lombardia2030, perché la competitività del domani dipende dalle scelte che facciamo nell’oggi, tenendo sempre ben presente da dove veniamo: la Lombardia vive e vivrà di manifatturiero” ha concluso Alberto Ribolla.
E il presente si traduce in una serie di azioni e obiettivi messe sul tavolo da Confindustria Lombardia, su tutte: progetto per lo sviluppo dell’Istruzione tecnica; la crescita dei Cluster tecnologici lombardi; fare sistema regionale mettendo a fattor comune fondi dedicati e competenze per l’internazionalizzazione; la creazione di un centro di sviluppo e sperimentazione sull’Industria 4.0 nelle aree di EXPO; portare in pianta stabile in Lombardia il World Manufacturing Forum; la promozione della macroregione EUSALP e dei network europei e all’interno di essi la valorizzazione dell’industria lombarda.
La chiusura di #Lombardia2030 – Sharing the Future è stata affidata alle parole del vicepresidente di Regione Lombardia Fabrizio Sala: “Regione Lombardia ha avviato un confronto a partire dai territori per definire delle linee guida specifiche per il futuro della nostra terra. Linee guida che debbono necessariamente partire dalle specificità degli stessi territori e che dovranno essere centrali, ad esempio, nella definizione dei nuovi cantoni lombardi, tenendo per esempio conto delle specificità produttive territoriali. In tal senso va il progetto sperimentale del Piano Strategico per l’area della Brianza, che potrebbe poi essere esteso ad altri territori. C’è poi la strategia internazionale di Regione Lombardia, che passa dallo sfruttare positivamente il follow up di Expo 2015 in termini di relazioni economiche e dalle reti di regioni europee all’avanguardia che realizzano strategie comuni. Pensiamo ad esempio alla rete ECRN per il settore chimico o a NEREUS per il settore spaziale o ancora il progetto delle Vanguard Regions, che coinvolge proprio i nostri cluster innovativi”.
“Giustamente si è citata anche la Macroregione Alpina, EUSALP, che ci consente di costituire un agglomerato che possa dialogare direttamente con l’Unione Europea circa le tematiche più importanti per la nostra economia. Ma le relazioni oggi non devono fermarsi all’Europa. Come Regione stiamo infatti avviando una serie di accordi con realtà di pari livello dei Paesi eurasiatici e del Medio Oriente, che rappresentano lo spazio vitale per la diversificazione delle nostre produzioni e per il nostro export. Dobbiamo progettare insomma tutti insieme la Lombardia che sarà non da qui a cinque anni, ma da qui al prossimo ventennio. Dobbiamo farlo come Regione, ma anche e soprattutto insieme ai nostri stakeholders: associazioni di categoria ma anche sindacati, perché non dobbiamo dimenticare che lo sviluppo è realmente tale solo se contempla anche un miglioramento della vita quotidiana dei cittadini. Ed è per questo che oggi siamo qui ed è per questo che apprezziamo il coraggio di chi ha espresso la volontà di definire un piano territoriale che non si limiti a una ‘navigazione a vista’, ma che guardi in avanti di molti anni e che sia condiviso con tutti gli attori istituzionali lombardi. Regione Lombardia è pronta a progettare il proprio futuro a fianco di chi in questo futuro vuole credere” ha concluso Fabrizio Sala.
Hanno partecipato al meeting: Federico Ghidini, Presidente GI di Confindustria Lombardia, Valentina Aprea, Assessore Istruzione Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, Delia Campanelli, Direttore Ufficio scolastico regionale, Serena Bontempelli, Segreteria UIL Milano e Lombardia, Roberto Benaglia, Segretario Regionale CISL Lombardia, Elena Lattuada, Segretario generale CGIL Lombardia, Carlo Massoletti, Presidente Confcommercio Brescia, Giuseppe Vivace, Segretario generale CNA Lombardia, Gianluigi Viscardi, Presidente Piccola Industria Confindustria Lombardia, Mauro Parolini, Assessore Sviluppo Economico di Regione Lombardia, Enzo Rodeschini, Direttore Unioncamere Lombardia, Simonetta Acri, Direttore SACE, Luca Del Gobbo, Assessore Università, Ricerca e Open Innovation di Regione Lombardia, Stefano Scaglia, Presidente AFIL, Gianluca Carenzo, Direttore Parco Tecnologico Padano, Eugenio Massetti, Presidente Confartigianato Lombardia, Marco Taisch, Politecnico di Milano.