Analisi Congiunturale dell’Industria manifatturiera in Lombardia - II trimestre 2017
Dichiarazione del presidente di Confindustria Lombardia Alberto Ribolla
Milano, 27 luglio 2017 – “Dopo l’exploit del I trimestre, nel II trimestre del 2017 i dati congiunturali presentati oggi in Unioncamere Lombardia forniscono un quadro di assestamento fisiologico. Il -0,1 congiunturale della produzione va infatti visto come una stabilizzazione sui livelli registrati nel corso della scorsa rilevazione, difatti il +2,5 tendenziale rispetto allo stesso periodo del 2016 è un dato importante, soprattutto in un’ottica di medio-lungo periodo. Inoltre, ad esclusione di un paio di province, questa crescita risulta essere omogenea in tutti i territori lombardi: aspetto fondamentale affinché nessun territorio rimanga indietro.
Tutti gli altri indicatori, inoltre, sono positivi: gli ordini interni (+0,2) ed esteri (+0,8) e gli investimenti (+2,1), testimoniano che la Lombardia è entrata in un circolo virtuoso. In particolare gli ordini esteri si confermano una componente fondamentale per le nostre imprese, e la riacquisita solidità del mercato interno regionale ci indica un ottimo stato di salute per l’intero sistema economico lombardo. Questo scenario si riflette a cascata anche sull’occupazione che riprende, lentamente ma costantemente, la sua risalita: il saldo occupazionale del + 0,3%, e il ricorso alla CIG fermo all’8,9, confermano una ritrovata dinamicità del mercato del lavoro lombardo.
Sul fronte dei beni di investimento è poi evidente lo stimolo fornito dal ‘Piano nazionale Industria 4.0’, uno dei più importanti e completi Piani industriali a livello europeo. Ben venga, quindi, l’intenzione del Ministro Calenda di voler prolungare il Piano ai prossimi anni, con l’auspicio che, come dichiarato anche dal Presidente di Confindustria Boccia, interventi come l’iperammortamento vengano confermati oltre che integrati da ulteriori misure, per esempio legate al costo del lavoro.
Tornando alla Lombardia, possiamo con certezza dire che la nostra regione rappresenta un punto di riferimento nazionale ed europeo su Industria 4.0 e più in generale sul manifatturiero. L’attività del Digital Innovation Hub Lombardia - un DIH inclusivo e sul modello europeo - come previsto dal Piano nazionale del Ministero dello Sviluppo Economico, darà infatti un ulteriore impulso alla transizione alla nuova era industriale aiutando le nostre imprese, tra le altre cose, a dotarsi del know-how necessario e a puntare sulle giuste tecnologie in base alla funzionalità e alle esigenze produttive. Dall’anno prossimo, inoltre, la nostra regione ospiterà stabilmente il World Manufacturing Forum, e questo darà ulteriore prestigio al nostro settore produttivo, oltre a consentirci di influenzare e dettare l’agenda dell’innovazione manifatturiera.
L’ultimo tassello per spingere sull’acceleratore della crescita riguarda il settore creditizio. Le imprese fanno ancora fatica ad avere un agevole accesso al credito e, come emerso dal nostro Piano strategico #Lombardia2030, c’è un forte bisogno di un nuovo rapporto finanza-imprese: le imprese dovranno crescere, aumentare il grado di trasparenza e rafforzare la loro struttura finanziaria attraverso una maggiore patrimonializzazione e un più ampio ricorso a fonti alternative a quello bancario. Le banche, dal canto loro, dovranno essere pienamente consapevoli delle ricadute negative che deriverebbero per l’intera economia italiana dal perdurare di una forte stretta creditizia.