Analisi Congiunturale dell’Industria manifatturiera in Lombardia - I trimestre 2021
Dichiarazione del Presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti
Milano, 13 maggio 2021 – Dall’indagine del 1° trimestre 2021 di Unioncamere Lombardia, Regione Lombardia e Confindustria Lombardia, emerge un progressivo recupero di quanto perso nel corso del 2020. Tale recupero è trainato sia dalla domanda interna che da quella estera, e vede anche un lento recupero del fatturato con segnali incoraggianti anche sul fronte occupazionale. I dati a cui si deve però guardare con maggiore attenzione riguardano la comparazione con i livelli pre-Covid: il recupero non azzera quanto perso nel corso di questo periodo di emergenza sanitaria. Il fatturato è ancora a -4,9% rispetto alla media 2019 mentre la produzione deve recuperare un 2,3% per tornare ai livelli pre-pandemici.
In questa fase di ripartenza gli imprenditori devono affrontare ancora il trascinamento dei problemi legati alla crisi sanitaria, in particolare le cancellazioni degli ordini, le chiusure che impattano sulle filiere, le difficoltà di liquidità e approvvigionamento. Proprio questo punto rappresenta una delle principali preoccupazioni perché i rincari delle materie prime rischiano di compromettere fortemente la ripartenza della produzione oltre a rendere meno competitivi i prodotti.
Fondamentale resta la vaccinazione: dopo l’inversione di tendenza nell’erogazione regionale, anche il sistema produttivo deve avere la possibilità di dare un ulteriore impulso per ritornare alla normalità. Le imprese hanno dato da subito la disponibilità a vaccinare i propri dipendenti a proprie spese presso le loro sedi. Dopo le categorie fragili anche i lavoratori hanno il diritto di essere vaccinati velocemente. Occorre una risposta chiara e precisa di Governo e Regione su quando avranno questa possibilità.
Vanno perseguite strategie comuni pubblico-private rivolte al rilancio dell’economia della Lombardia e del suo tessuto produttivo a vocazione industriale, concentrando le risorse su investimenti produttivi, negli ambiti prioritari individuati nel PNRR, quali la digitalizzazione e la transizione ecologica.
Bisogna poi sostenere la liquidità delle imprese e il loro rafforzamento patrimoniale e va attivata un’azione sinergica per un rinnovo delle moratorie a livello nazionale e consentire un allungamento dei tempi per il rientro del rimborso dei finanziamenti. Occorre nuova finanza per nuovi investimenti.