Indagine sul lavoro in Lombardia - Rapporto 2017
Il Coordinamento Centro Studi di Confindustria Lombardia nel luglio 2017 ha elaborato la X edizione dell'indagine regionale sul lavoro in Lombardia. I dati raccolti si riferiscono all'anno 2016.
Nel 2016 il mercato del lavoro lombardo ha registrato trend positivi.
Il numero di occupati è salito, tornando a superare i livelli del 2008: in valore assoluto, 54 mila unità in più. Tra gli occupati sono cresciute le donne e i lavoratori più istruiti, mentre la forza lavoro risulta profondamente ricomposta a livello di età: i giovani occupati di 15-24 anni sono quasi 90mila in meno rispetto al 2008 (nonostante la popolazione sia cresciuta di 67 mila unità), mentre gli over 55 registrano un balzo - +260 mila - ben superiore all’aumento della popolazione (+67 mila).
La crisi lascia in eredità una sensibile riduzione di occupati tra i 25 e i 45 anni, fascia di età fondamentale per lo sviluppo di un Paese: è la spina dorsale della sua forza lavoro e dove si forma la sua classe dirigente.
Ma i maggiori effetti della crisi sono stati sulla disoccupazione: nonostante il buon andamento del 2016, il numero di senza lavoro - sceso di quasi 20 mila unità, da 364 mila del 2015 a 346 mila - rimane più che doppio rispetto ai 164 mila del 2008. La disoccupazione giovanile nel 2016 torna in Lombardia sotto la soglia del 30% (29,9%). Il livello rimane eccessivo, ma il trend è positivo, anche perché accompagnato da un calo del fenomeno dei Neet (Not in Employment or Education and Training), ossia dei giovani che - usciti dalla scuola - non riescono a entrare nel mondo del lavoro: in Lombardia si sono ridotti da 155 mila a 137 mila e la quota sulla popolazione di pari età dal 17,0% al 15,0%.