Conclusa l’attività della Task Force DPI regionale per la produzione di mascherine e dispositivi di protezione individuale (DPI)
Regione Lombardia, Confindustria Lombardia, Politecnico di Milano e imprese del settore insieme per garantire il fabbisogno regionale di DPI per far fronte all’emergenza Coronavirus
Per fronteggiare l’emergenza Covid19 lo scorso 16 marzo 2020 Regione Lombardia ha avviato la ricerca di aziende intenzionate a riconvertire la propria produzione sul territorio lombardo e/o nazionale per fornire prodotti idonei alla protezione e, in particolare, mascherine chirurgiche e DPI (Dispositivi di Protezione Individuale), quali facciali filtranti, camici e altri tipi di indumenti, anche alla luce di quanto disposto dagli artt. 15 e 16 del D.L. 17 marzo 2020 n. 18, così come modificato dalla legge di conversione 24 aprile 2020, n. 27, attraverso l’istituzione di una Task Force presieduta dall’Assessore all’Ambiente di Regione Lombardia Raffaele Cattaneo.
Confindustria Lombardia ha aderito alla Task Force apportando il proprio contributo tecnico supportando costantemente Regione Lombardia, inisieme a rappresentanti del Politecnico di Milano, oltre ai rappresentanti di imprese certificate esperte del settore (BLS Spa per le mascherine e INDUTEX Spa per i camici), in grado di fornire indicazioni utili circa i processi e i prodotti; dirigenti e funzionari regionali delle Direzioni Ambiente, Welfare e Sviluppo Economico; rappresentanti di Laboratori di certificazione (Italcert e CentroCot).
La Task Force ha svolto il suo lavoro attraverso un continuo aggiornamento sull’avanzamento delle attività predisposte dalla sua genesi, mediante l’analisi di nuovi aspetti legati al suo incarico che continuamente emergevano durante l’emergenza sociosanitaria Covid-19, e definendo le azioni da svolgere per garantire una tempestiva evoluzione dei lavori. A tale funzionamento tutti i partecipanti della Task Force hanno contribuito in maniera essenziale grazie alle proprie conoscenze tecniche e competenze.
Riscontrata infatti, già dai primi giorni di diffusione del contagio, l’inadeguatezza delle disponibilità giacenti e l’impossibilità di reperire, sui mercati nazionali e internazionali, i quantitativi di materiale necessario per affrontare l’emergenza, è stato promosso l’avvio di una filiera, anche attraverso un processo di riconversione industriale, in grado di garantire una produzione locale adeguata per quantità, qualità e tempistica di fornitura alle intervenute nuove esigenze del sistema sociosanitario regionale.
Oltre 160 imprese, di cui circa la metà lombarde, hanno aderito a questa iniziativa e hanno riconvertito parte della loro produzione, andando incontro alla crescente domanda di questa tipologia di prodotti. Anche grazie alla collaborazione del Politecnico di Milano, che ha ricevuto più di 2.000 campioni provenienti da imprese sparse su tutto il territorio nazionale, e ha svolto nei mesi di marzo e aprile oltre 800 test sui materiali per la produzione di mascherine chirurgiche, sono stati ottenuti i seguenti risultati:
- innanzitutto, anche alla luce della grande variabilità dei campioni pervenuti, sono stati selezionati i materiali idonei per garantire una effettiva protezione, a valle delle prove del Politecnico, e utilizzabili per la realizzazione di mascherine e DPI al fine di garantire la massima protezione e sicurezza ai fruitori delle stesse, individuando i produttori del tessuto non tessuto di qualità adeguata;
- 48 imprese, di cui 26 lombarde e 22 di altre regioni, hanno ottenuto l’autorizzazione alla produzione e alla commercializzazione di mascherine in deroga dell’Istituto Superiore di Sanità, seguendo le indicazioni predisposte dal Politecnico di Milano all’interno del lavoro predisposto dalla Task Force DPI coordinata da Regione Lombardia;
- 27 imprese, di cui 11 lombarde e 16 di altre regioni, hanno ottenuto l’autorizzazione alla produzione di mascherine in deroga dell’Istituto Superiore di Sanità, passando per le indicazioni predisposte dal Politecnico di Milano all’interno del lavoro predisposto dalla Task Force DPI coordinata da Regione Lombardia;
- 26 imprese, di cui 21 lombarde e 5 di altre regioni, pur avendo ricevuto esito positivo dal Politecnico riguardo ai materiali utilizzati, non hanno concluso, o non hanno avviato, la procedura con l’Istituto Superiore di Sanità finalizzata all’ottenimento della certificazione in deroga alla produzione e alla commercializzazione. Producendo mascherine di comunità o avviando altri percorsi di certificazione;
- 61 imprese, di cui 28 lombarde, 32 di altre regioni e una estera, hanno ottenuto il Certificato CE per Camici e Tute di protezione, rilasciato da CentroCot S.p.A. all’interno del lavoro svolto dalla Task Force DPI coordinata da Regione Lombardia.
- 1 impresa lombarda, ottenendo la marcatura CE, ha concluso la riconversione della propria attività producendo Mascherine FFP2 classificati come Dispostivi di Protezione Individuali.
Ora, alla luce di un progressivo ritorno alla normalità, il 16 giugno la Task Force, dopo tre mesi di attività, ha concluso il proprio lavoro, dei cui esiti viene data pubblica informazione sul sito istituzionale di Regione Lombardia.
Confindustria Lombardia ringrazia tutte le imprese che si sono rese disponibili a riconvertire parte della propria produzione, le Associazioni territoriali lombarde, e Regione Lombardia, per essersi fatta promotrice di questa iniziativa e per il grande lavoro svolto in questa fase di emergenza così critica per la nostra regione.
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