UE-Giappone: siglato l’accordo di libero scambio.
In vista l'apertura di un canale prezioso di beni e servizi italiani ed europei verso il mercato regionale asiatico e del Pacifico.
Il 17 luglio a Tokyo, l’Unione Europea ha siglato l’accordo di libero scambio con il Giappone, che dovrà ora essere sottoposto a ratifica del Parlamento europeo e della Dieta giapponese entro marzo 2019 per la sua entrata in vigore.
L’intesa è giunta dopo oltre quatto anni e 18 round negoziali. Si tratta del più ampio accordo di libero scambio siglato dall’Unione europea e rappresenta un indubbio successo della politica commerciale, come si afferma nel comunicato stampa della Commissione UE.
L’accordo affronta la questione principale dei rapporti commerciali UE-Giappone, puntando, oltre alla eliminazione dei dazi, allo smantellamento dei principali ostacoli non tariffari del mercato nipponico e alla armonizzazione degli standard tecnici e regolamentari.
Il Giappone si impegna a liberalizzare l’86% delle proprie linee tariffarie, mentre l’Unione Europea il 96%, valori che, al termine degli staging periods (periodi di transizione durante i quali vengono gradualmente eliminati i dazi), raggiungeranno il 97% per il Giappone e sfioreranno il 100% per l’Unione Europea.
Le liberalizzazioni più importanti riguardano gli appalti pubblici, nell’ambito dei quali il Giappone ha promesso di aprire anche i mercati delle medie e grandi municipalità e del settore ferroviario, e i servizi, comprese le telecomunicazioni e i servizi di trasporto marittimo internazionale.
Per quanto riguarda l’industria italiana, i contenuti dell’Accordo presentano numerosi elementi di interesse, sia in quanto ad interessi difensivi che offensivi.
L’Accordo si compone di una sezione relativa alle questioni di accesso al mercato (JEFTA – Japan-EU Free Trade Agreement) e di un più generale "Accordo di partnership" che mira a rafforzare le relazioni fra UE e Giappone in aree come il cambiamento climatico, la lotta al terrorismo, la cyber security, l’immigrazione e la politica estera.