Entrato in vigore il TFA (Trade Facilitation Agreement)
Previste semplificazioni e più trasparenza per le procedure internazionali di importazione e di esportazione
Lo scorso 22 febbraio è entrato in vigore il Trade Facilitation Agreement (TFA), l'accordo sull'agevolazione degli scambi commerciali concluso nel corso della conferenza ministeriale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC) a Bali nel 2013.
Con la ratifica dell’accordo da parte di Ciad, Giordania, Oman e Ruanda è infatti stata raggiunta la soglia di due terzi (110 membri) necessaria per la sua immediata entrata in vigore.
L'accordo ha l’obiettivo di semplificare le procedure internazionali di importazione e di esportazione, le formalità doganali e i requisiti per il transito e renderà più facile e meno costoso l'espletamento delle pratiche amministrative commerciali, contribuendo così a fornire uno stimolo agli scambi e alla crescita economica globale. Sono previste inoltre delle misure per agevolare una più stretta collaborazione tra le autorità doganali, in particolare per applicare meglio le prescrizioni doganali.
Con questo accordo l’OMC mira anche a migliorare la trasparenza per ridurre i rischi di corruzione, e soprattutto, ad accrescere le possibilità per le piccole e medie imprese di partecipare al commercio globale.
Concretamente per le imprese ciò si tradurrà in un minor numero di documenti da compilare e in una velocizzazione e semplificazione delle formalità da svolgere in dogana.
L’accordo prevede infine delle misure di sostegno per i paesi più poveri, che saranno sostenuti nel processo di modernizzazione delle loro procedure doganali.
I negoziati erano stati avviati nel novembre 2001, nel quadro dell'agenda di Doha per lo sviluppo, un ciclo di negoziati commerciali lanciati con lo scopo di liberalizzare il commercio e facilitare l'integrazione dei Paesi in via di sviluppo.
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