Trovato accordo sul TPP
L'intesa sul Trans-Pacific Partnership potrebbe avere effetti positivi sui negoziati per il TTIP
Dopo 10 anni di trattative, ad inizio ottobre 2015 è stato trovato l'accordo sul Trans-Pacific Partnership (TPP) che vede coinvolti gli Stati Uniti con altri 11 paesi dell'area: Australia, Brunei, Canada, Cile, Giappone, Malesia, Messico, Nuova Zelanda, Peru, Singapore e Vietnam.
Il TPP, che ora dovrà passare al vaglio del Congresso statunitense, rappresenta il più grande trattato commerciale internazionale firmato negli ultimi due decenni, i cui scambi avranno un valore pari al 40% dell’economia mondiale. Si tratta di un accordo che ha avrà ricadute importanti sul piano commerciale, prevedendo una graduale riduzione delle barriere tariffarie, oltre a nuovi standard lavorativi e ambientali.
Adesso l'Unione Europea, e l'Italia, possono solo auspicare che l'accordo sul TPP porti l'amministrazione Obama a concentrarsi maggiormente sul TTIP e dunque che anche e le imprese europee possano presto beneficiare di un trattato di libero scambio con gli Stati Uniti e non subiscano solamente i recenti cambiamenti del mercato globale.