Un piano europeo per l’Intelligenza Artificiale
Nell'ambito dell'attuazione della strategia in materia di intelligenza artificiale (IA) adottata nell'aprile 2018, la Commissione europea ha presentato i primi di dicembre un piano coordinato insieme agli Stati membri per promuovere lo sviluppo e l'utilizzo dell'intelligenza artificiale in Europa.
La Commissione ha proposto agli Stati di collaborare per sviluppare un piano coordinato sull'IA per massimizzare l'impatto degli investimenti a livello UE e nazionale, incoraggiare le sinergie e la cooperazione in tutta l'UE, effettuare scambi di buone prassi e definire insieme la strada da seguire per garantire all'UE nel suo complesso di poter competere a livello mondiale.
Questa azione congiunta consentirà all'Europa di beneficiare dei vantaggi offerti dall'IA, specialmente nei settori individuati come prioritari per l’interesse pubblico come l'assistenza sanitaria, i trasporti e la mobilità, la sicurezza e l'energia.
Il piano propone azioni congiunte in quattro ambiti chiave:
- aumento degli investimenti attraverso i partenariati: in linea con la strategia in materia di IA presentata in aprile, il piano prevede un maggiore coordinamento degli investimenti, che apporterà maggiori sinergie e almeno 20 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati nella ricerca e nell'innovazione nel campo dell'IA da oggi alla fine del 2020 e oltre 20 miliardi di euro l'anno da investimenti pubblici e privati nel decennio successivo. A integrazione degli investimenti nazionali la Commissione investirà 1,5 miliardi di euro entro il 2020, ossia il 70 % in più rispetto al periodo 2014-2017. Per il prossimo bilancio dell'UE a lungo termine (2021-2027) l'UE ha proposto di investire almeno 7 miliardi di euro nell'ambito di Orizzonte Europa e del programma Europa digitale.
Le azioni congiunte per realizzare tali obiettivi di investimento comprendono:
- strategie nazionali in materia di intelligenza artificiale: entro la metà del 2019 tutti gli Stati membri dovrebbero disporre di strategie nazionali che definiscano i livelli di investimento e le misure di attuazione, che contribuiranno ad alimentare il dibattito a livello UE;
- un nuovo partenariato europeo pubblico-privato in materia di intelligenza artificiale allo scopo di promuovere la collaborazione tra il mondo accademico e l'industria in Europa e di definire un'agenda strategica di ricerca comune per l'intelligenza artificiale;
- un nuovo fondo per l'espansione nel campo dell'IA: la Commissione sosterrà le start-up e gli innovatori nel campo dell'IA e della tecnologia blockchain nelle prime fasi di sviluppo, nonché le imprese in fase di espansione;
- sviluppo e connessione di centri all'avanguardia per l'IA: saranno sviluppati e connessi centri di eccellenza europei per l'intelligenza artificiale, saranno costituiti impianti di prova di rilevanza mondiale per settori come la mobilità connessa e sarà incentivata la diffusione dell'IA in tutta l'economia attraverso i poli dell'innovazione digitale. Sarà inoltre lanciata un'iniziativa pilota del Consiglio europeo per l'innovazione per supportare le tecnologie di IA della prossima generazione.
2. accessibilità a un maggior numero di dati
Affinché la tecnologia dell'IA possa svilupparsi sono necessari set di dati di grandi dimensioni, sicuri e solidi. Insieme ai paesi europei la Commissione intende creare spazi comuni europei di dati affinché la condivisione dei dati a livello transfrontaliero sia agevole e allo stesso tempo pienamente conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati. Entro la metà del 2019 la Commissione varerà un centro di supporto per la condivisione dei dati, allo scopo di fornire consigli pratici a tutti i soggetti europei che partecipano all'economia dei dati.
3. Promuovere il talento, le competenze e l'apprendimento permanente
La Commissione e gli Stati sosterranno i corsi universitari avanzati in intelligenza artificiale, ad esempio attraverso borse di studio specifiche. La Commissione continuerà inoltre a sostenere le competenze digitali e l'apprendimento permanente per tutta la società, in particolare per i lavoratori maggiormente colpiti dalla diffusione dell'IA
4. Salvaguardia della fiducia attraverso lo sviluppo di soluzioni di IA etiche e affidabili
L'intelligenza artificiale solleva nuove questioni di carattere etico, ad esempio potrebbe distorcere il processo decisionale. Per infondere la fiducia necessaria affinché la società accetti e utilizzi l'IA, il piano coordinato mira a sviluppare una tecnologia che rispetti i diritti fondamentali e le norme etiche. Un gruppo europeo di esperti, che rappresenta il mondo accademico, le imprese e la società civile, lavora allo sviluppo di norme deontologiche per lo sviluppo e l'utilizzo dell'IA. Una prima versione di tali norme sarà pubblicata entro la fine del 2018 e gli esperti ne presenteranno la versione definitiva alla Commissione nel marzo 2019, dopo un'ampia consultazione tramite l'Alleanza europea per l'IA. L'obiettivo è portare all'attenzione mondiale l'approccio etico dell'Europa. La Commissione sta aprendo la cooperazione a tutti i paesi terzi disposti a condividere gli stessi valori.
Per approfondire: https://ec.europa.eu/digital-single-market/en/news/member-states-and-commission-work-together-boost-artificial-intelligence-made-europe